UNA MUCCA SPECIALE

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È un film dolce, dai toni poetici e rassicuranti “In viaggio con Jacqueline” (titolo originale “La vache”), diretto da Mohamed Hamidi,  in proiezione nelle sale cinematografiche da marzo 2017.
La storia è semplice e forse nemmeno tanto originale, ma il clima festoso ed ironico, gli insoliti equivoci e la comicità ben orientata conducono lo spettatore a riflettere su temi e questioni di estrema urgenza e attualità.
Il semplice ed ingenuo Fatah (magistralmente interpretato da Fatsah Bouyahmed), contadino di uno sperduto e piccolo villaggio d’Algeria,  dopo vari ed inutili tentativi riesce, finalmente, a realizzare il suo desiderio: partecipare con l’amata mucca Jacqueline,  di razza tarina,  al prestigioso Salone dell’Agricoltura di Parigi. I suoi compaesani fanno colletta, così Fatah giunge a Marsiglia e lì inizia la sua risalita, a piedi, verso la capitale.
Sono tanti gli incidenti in cui inciampa, ma anche gli incontri sociali positivi a dimostrare la fragilità dei pregiudizi e l’infondatezza delle generalizzazioni,  che certo non favoriscono le relazioni umane.
Se da un lato viene scherzosamente derisa la mentalità algerina, dall’altro si evidenzia come, superando rigidi stereotipi,  si possa entrare in sintonia con i nostri simili (quegli sconosciuti!), di qualunque origine essi siano.
La caparbietà e la fiducia nel perseguire il suo obiettivo sembrano pagare gli sforzi di Fatah che, giunto finalmente a Parigi, riceve l’occasionale Premio del Pubblico, quel popolo francese che ha seguito con attenzione e divertimento il suo lungo viaggio.
Ma il messaggio più forte che il film intende trasmettere sembra essere l’importanza di avere e inseguire i propri sogni, un motore in grado di alimentare anche l’esistenza più semplice e spoglia e dare vigore e speranza al vivere quotidiano.

Daniela Marani

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