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TIENIMI PER MANO

foto di Maurizio Gioco

Il Coronavirus ha sorpreso e assalito tutti alle spalle, da autentico vigliacco; ha gettato nello sconforto e nell’angoscia l’intera umanità, impreparata e ignara della tragedia epocale che si stava propagando. Federica Casasole, colpita duramente da questo evento e impegnata nella lotta per oltre quattro mesi, ha trovato nella scrittura l’arma più adeguata al combattimento “corpo a corpo”, il veicolo con il quale strappare la vittoria dalle mani del nemico. “Tienimi per mano (…la mia storia con il Covid)”, pubblicato a giugno del 2021 da Bonaccorso Editore, è il frutto maturato da quello che l’autrice definisce “viaggio dentro me stessa”, nei ricordi e nella memoria, durante il quale è riuscita a riemarginare vecchie ferite, interiorizzare con maggior serenità  perdite e abbandoni, ritrovare scintille di felicità. Non si tratta di un diario personale fine a sé  stesso, ma di un processo di condivisione con coloro che hanno attraversato la sua stessa esperienza, con i medici e i sanitari impegnati quotidianamente perché trionfi la vita e con coloro che non ce l’hanno fatta, ma che resteranno presenza costante nel cuore dei loro cari e nella memoria umana. Sfogliando le pagine del volume ho ritrovato, tra le osservazioni dell’autrice, quello stato esistenziale che Giuseppe Ungaretti definisce “Allegria”, ovvero lo slancio vitale grazie al quale l’uomo, sebbene colpito dagli eventi più tragici, è sempre in grado di reagire, rialzarsi in piedi e continuare il suo cammino. Federica Casasole, infatti, invita a trovare l’energia per risalire in superficie anche quando tutto sembra perduto; un messaggio importante da conservare e condividere con più persone possibili, affinché  la società  si liberi dall’indifferenza e dall’egoismo dietro cui troppo spesso si fa scudo. Nel testo sono presenti 36 riflessioni poetiche che scandiscono il ritmo narrativo, versi che colpiscono con note di cruda verità ma anche di serena speranza. “Non cercate altro nella vita se non momenti unici” da ravvisare nel valore dei sentimenti e delle emozioni e nel rispetto di chi ci sta attorno, per acquisire la consapevolezza di essere umani e quindi bisognosi di calore. La scrittrice, laureata in Giurisprudenza e dottore di ricerca in Procedura penale, sottolinea la necessità  di rispettare legalità  e diritti focalizzando su di essi l’attenzione dei più giovani affinché  diventino per loro, donne e uomini del prossimo futuro, imperativo morale, aspetto ineludibile della coscienza civile. Una lettura per tutti, non solo per chi ha affrontato la malattia, in particolare per chi ha perso il senso della solidarietà e per chi ha smesso di amare perché ritrovino sé stessi nella vicinanza agli altri.
Daniela Marani